La Lingua della Politica

“La lingua della politica” è lo spazio in cui affrontare la complessità della realtà che viviamo, fuori da schieramenti precostituiti e fuori dal perimetro asfittico del pensiero unico: esplorare la realtà da molteplici punti di vista aiuta ciascuno a navigare meglio nelle turbolenze che stiamo attraversando; uno spazio di confronto ed elaborazione che, esplorando la transizione in atto, punti alla ricostituzione di un tessuto connettivo sociale; magari anche stabilendo quel “ponte” tra generazioni che aiuti a superare il solco (o forse la voragine) che separa la generazione dei genitori da quella dei figli.

Cerchiamo di capire di più, di leggere meglio, di apprendere e scambiarci competenza, conoscenza, impressioni, pareri; e lo facciamo confrontandoci con altri e/o altre matrici culturali e politiche, visioni, approcci e letture diverse; per crescere insieme come abbiamo imparato a fare qualche anno fa e come, forse, abbiamo smesso o ci siamo disabituati a fare da un bel po’.

Perché la pluralità è ricchezza!

L’attuale situazione di diffusa incapacità di comunicare e stabilire relazioni tra le persone configura una Nuova Babele che si caratterizza non solo per la molteplicità delle “lingue” e dei codici praticati quanto per la sistematica distruzione di senso e significato (ovvero la costante mistificazione) di ogni “lingua” ed ogni codice: una dimensione nichilista nella quale con fatica cerchiamo di galleggiare.

Non c’è dubbio che questa situazione penalizzi fortemente le nuove generazioni, deprivate degli strumenti fondamentali per costituire, essere e sentirsi parte di una comunità che condivide  e  rinnova valori, premesse, interessi ed obiettivi comuni. Laddove le attuali generazioni “mature” conservano ancora una memoria (più o meno residuale che sia) di valori e codici di riferimento, quelle “nuove” crescono brancolando nel buio e nel vuoto.

E’ necessaria dunque una nuova opera di alfabetizzazione, una nuova “lingua”, una nuova grammatica ed una nuova sintassi, presupposti primi e necessari di una nuova società in grado di accogliere e mettere a valore la vita, le capacità ed i talenti nell’interesse comune di ciascuna/o e della comunità tutta.

Per fare ciò assumiamo come riferimento primario lo spirito e la lettera della nostra Costituzione Repubblicana, ispirata alla dottrina sociale della Chiesa del dopoguerra che costituisce il manifesto politico e sociale più alto ed insieme più profondo della civiltà politica occidentale.

La “Lingua della Politica” è un percorso seminariale di divulgazione e confronto articolato in incontri settimanali in videoconferenza, il lunedì sera alle 21,00, rivolti ad una platea essenzialmente (ma non esclusivamente) giovanile, aperti al contributo ed alla testimonianza di figure in grado di conferire valore ed esperienza; richiederà la partecipazione attiva di tutti nell’indirizzare, valutare gli esiti, tarare e monitorare con sensibilità ed attenzione il percorso stesso, assolutamente sperimentale. In ciascun incontro, accanto agli argomenti più sotto elencati, si tratteranno temi di attualità e si sperimenteranno azioni concrete mirate alla soluzione di problemi particolarmente avvertiti.

“La lingua della politica” è uno spazio di confronto ed elaborazione che, esplorando la transizione in atto, punti alla ricostituzione di un tessuto connettivo sociale; magari anche stabilendo quel “ponte” tra generazioni che aiuti a superare il solco (o forse la voragine) che separa la generazione dei genitori da quella dei figli; uno spazio in cui affrontare la complessità della realtà che viviamo, fuori da schieramenti precostituiti e fuori dal perimetro asfittico del pensiero unico: esplorare la realtà da molteplici punti di vista aiuta ciascuno a navigare meglio nelle turbolenze che stiamo attraversando perché la pluralità è ricchezza. Cercheremo di capire di più, di leggere meglio, di apprendere e scambiarci competenza, conoscenza, impressioni, pareri; e lo faremo confrontandoci con altri e/o altre matrici culturali e politiche, visioni, approcci e letture diverse; per crescere insieme come abbiamo imparato a fare qualche anno fa e come, forse, abbiamo smesso o ci siamo disabituati a fare da un bel po’.

A seguire collochiamo i punti e gli argomenti principali strutturanti il percorso:

  • Societas, comunità, politica;
  • Il Novecento e le principali matrici politico-culturali;
  • Lo Stato Liberale: configurazione strutturale e politica;
  • La Costituzione della Repubblica Italiana;
  • Il dopoguerra e la divisione del “mondo” in blocchi contrapposti; la caduta del “muro di Berlino” e le sue implicazioni;
  • L’Italia nel XX e XXI secolo;
  • Del Sistema: definizione, implicazioni, funzionamento, risultati attesi – il “sistema Paese”;
  • Sistemi e settori produttivi e loro dinamiche;
  • Gli Enti Locali;
  • L’Europa Unita;
  • I fondi europei;
  • Breve grammatica di funzionamento e competenze delle Organi e delle Istituzioni nazionali e degli Enti Locali.